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Brighton
Dal 4 al 14 aprile 2018 ci siamo recati in Inghilterra per migliorare il nostro inglese attraverso uno stage linguistico. La nostra avventura è iniziata in aeroporto, dopo aver passato la notte a farci milioni di paranoie e a cercare di immaginare come sarebbe stata questa esperienza.
Nel momento in cui siamo arrivati a Brighton, luogo dove abbiamo trascorso questi dieci fatidici giorni, le nostre aspettative non sono state deluse: la città, situata sulla costa meridionale dell’Inghilterra, pur non essendo di dimensioni notevoli, offriva paesaggi davvero suggestivi (come la vista che si aveva dal Brighton Pier).
Essendo stati sistemati in famiglie diverse, alcuni di noi hanno riscontrato difficoltà a esprimersi e a sentirsi a proprio agio, mentre per altri il problema più grande è stata la cucina, distante anni luce da quella a cui eravamo abituati. Tutte le mattine lasciavamo la casa in cui eravamo ospitati per andare a scuola dove, ad attenderci, c’erano professori qualificati, divertenti e sempre pronti ad aiutarci. Inoltre, abbiamo avuto la possibilità di perfezionare la pronuncia mediante giochi ed esercizi mirati che erano la specialità di uno dei prof.
Sicuramente Brighton ci rimarrà sempre nel cuore e non dimenticheremo mai tutti i luoghi visitati e le meravigliose persone che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere. Sentiremo sempre la mancanza di ciò che si vive là e dell’aria che si respira camminando per le sue strette strade. È un’esperienza che raccomandiamo a tutti di fare almeno una volta nella vita, perché è qualcosa che ti entra dentro e non ti lascia più.
Elisabetta Belletti, Elena Gnudi, Ilaria Matteucci, classe 2AL
We arrived in Brighton on the 4th of April, and the first thing we did was a walking tour to get to know the city.
Brighton is a lovely town on the seaside, populated by seagulls (that tried to steal our food while we were having fun on the amazing Palace Pier!).
Every morning, we attended classes with three really nice - and also funny - teachers. All of us agreed that the pronunciation lessons were the most useful.
During the last three days, we worked on a project that involved interviews to people outside the school and a lot of artistic skills. We then gave our presentations in front of all our classmates and the teachers.
Most of our afternoon activities included sports such as football, volleyball, badminton, ping pong and swimming. Some of us just sat on the grass or on a sofa reading or chatting and, honestly, that was fun too.
On both Saturday and Sunday we went to London where we visited Shakespeare's Globe and the famous British Museum. One of our teachers gave us a task consisting in a sort of treasure hunt: we were supposed to look for 11 masterpieces and note down some information about them. The best work even got a prize!
One of our last activities was a trip to Rottingdean. It's a nice, small town on the seaside, just like Brighton, and we took there our stunning group photos. However, as our activity leader Tom said: "There isn't much to see here, besides some horses".
Food was a sore point: Tom again came up with a funny but sadly true sentence: "The thing about England is that we take your delicious food... and then we ruin it!", while one of the teachers at school said that "People here are actually proud of what they cook, thinking it's exactly the same as Italian food. Oh, yes, like the famous 'spaghetti bolognese'."
Giulia Vittone, classe 2DL