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Mobilità in città
Il progetto di Alternanza scuola lavoro della classe 4B a.s. 2017-18 (tutor interno prof. Elena Fanti)
Entrando nella sede del Liceo situata invia Cavour a Casalecchio di Reno, sulla parete interna alla guardiola del centralino, a sinistra della valigetta rossa del pronto soccorso, si trova un display luminoso in cui scorrono i valori delle polveri sottili rilevati in vari punti della città, fra cui la nostra scuola.
Se quei numeri vi dicono poco e volete confrontarli coi limiti legali consentiti, potete farlo qui.
Si tratta di una delle attività svolte dagli studenti della 4B, i quali hanno montato nel laboratorio di fisica, guidati dalla prof.ssa Di Vito, due centraline di rilevamento delle polveri sottili che sono state poi installate nella sede e nella succursale della scuola.
Le centraline consentono un monitoraggio costante dell’inquinamento dato da polveri sottili PM2,5 e PM10 e, grazie ad una semplice connessione wi-fi, i dati rilevati sono consultabili in tempo reale anche sul sito http://bologna.maps.luftdaten.info e sono oggetto dello studio degli studenti del Da Vinci. Questo progetto Luftdaten, al quale la scuola partecipa, è dell’Università di Stoccarda.
Parallelamente gli studenti si sono occupati anche dell’inquinamento ambientale dato da biossido di azoto NO2, rilevato con un altro tipo di campionatore, questa volta passivo, installato in sede e succursale per un mese, a partire dal 28 gennaio 2018, e successivamente consegnato ad uno specifico laboratorio al fine di ottenere i dati relativi al periodo di monitoraggio. Questa seconda tipologia si inserisce all’interno del progetto dal basso denominato Aria Pesa (www.ariapesa.org), che ha come obiettivo quello di creare una mappa capillare delle concentrazioni di NO2 a Bologna, per evidenziare le aree più critiche, perché l’NO2, come tutti gli inquinanti, si concentra a livelli più elevati in prossimità delle sorgenti di emissione, cioè soprattutto strade e autostrade. Un’esperienza simile è stata già attuata in diverse città europee, con risultati molto interessanti - anche per l’aspetto innovativo di questa modalità di studio partecipativo -, come ha sottolineato anche la puntata di Presa Diretta dell’8/01/2018.
Accanto a ciò, gli studenti hanno partecipato in aula ad alcune lezioni/laboratori tenuti da professionisti, tutti soci di A.MO. BOLOGNA Onlus, l'associazione dei cittadini di Bologna per la mobilità sostenibile: la presidentessa di A.MO. Bologna Chiaraluce Marini, il prof. Luca Tassinari, il prof. Francesco Basile (Facoltà di Chimica Industriale) e il prof. Rodolfo Lewanski (Facoltà di Scienze Politiche) al fine di contestualizzare da un punto di vista più ampio (scientifico, sociale e geo-politico) il gravoso problema dell’inquinamento ambientale di Bologna, mettendolo in correlazione anche con altre città, italiane e non.
In particolare il 9 marzo 2018 il prof. Rodolfo Lewanski (docente di Democrazia Partecipativa e Analisi delle Politiche Pubbliche presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bologna) ha condotto un laboratorio di cinque ore (a cui ha partecipato anche la 4A), secondo la metodologia, ormai molto diffusa nei processi partecipativi, del World Cafè. Tale metodologia è attualmente utilizzata anche da ParteciPrati (www.parteciprati.it), il forum civico di progettazione partecipata relativo all’area bolognese dei Prati di Caprara.
Infine, nel mese di maggio, sotto la guida del prof. Francesco Basile (docente di Processi sostenibili per la Chimica e per l'energia presso la Facoltà di Chimica Industriale dell'Università di Bologna), gli studenti hanno organizzato tre mattinate, in Aula Magna, in cui raccontare ai loro colleghi del triennio l’esperienza vissuta, per spiegare la partecipazione del Liceo Da Vinci ai progetti Luftdaten di Stoccarda e Aria Pesa di Bologna e sensibilizzare alla correlazione fra inquinamento ambientale e danni alla salute, nell’ottica di contribuire a una riflessione critica sulla mobilità cittadina e di favorire la sostenibilità ambientale.