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L'anima nell'era della tecnica
Il ciclo pluriennale d'incontri L'anima nell'era della tecnica è un progetto interdisciplinare, "a classi aperte", realizzato in collaborazione con il Liceo Minghetti (a partire dall'anno 2016-17) e la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno.
Ideato inizialmente dai docenti dell'area di storia di filosofia del Liceo da Vinci, esso coinvolge oramai docenti di ogni area e indirizzo del liceo. Il suo obiettivo principale è di rinnovare i curricola scolastici, sperimentando pubblicamente modalità didattiche capaci di coinvolgere in modo attivo gli studenti su temi filosofici, storici, letterari, scientifici e artistici di grande attualità.
A partire dall'anno 2016-17 gli incontri hanno anche valenza formativa per tutti i docenti interessati a sperimentare nuovi modi di rielaborazione attiva del sapere.
Il filo conduttore del ciclo è il problema della tecnica e del suo impatto sulla nostra vita e pratica educativa quotidiana. L'onnipervasività della tecnica, la sua intrusività nella dimensione dell'inconscio collettivo e individuale e il suo ruolo centrale nel processo di costruzione di una soggettività funzionale agli imperativi produttivi e consumistici della società capitalistica postmoderna sono problemi con cui ci confrontiamo ogni giorno nella nostra pratica educativa e in rapporto ai quali ci troviamo spesso impotenti nel fornire a noi stessi e agli studenti strumenti interpretativi, teorici e pratici, adeguati (sappiamo bene che ripetere “troppo internet o telefonino fa male allo studio o alla psiche” non basta).
Questi problemi sono stati analizzati e messi a punto, anche se in modo provvisorio e discutibile, dal pensiero del ’900. Il progetto che proponiamo non ha l’ambizione di introdurre in modo esaustivo – in una sola ora “monografica” di lezione (seguita da discussione) – ai testi e alle figure, estremamente complesse e controverse, degli autori che proponiamo, ma quello di utilizzare questi pensatori per mettere a fuoco dei temi interconnessi di dibattito, attivabili anche a livello di laboratorio tra i ragazzi, che hanno per noi una forte valenza antropologica, politica, etica, educativa.